5 film ambientati a Ferragosto da vedere

Un sacco bello

Un sacco bello” era uno dei tormentoni di uno dei personaggi impersonati da Carlo Verdone nel programma tv Non stop. Proprio tale tormentone verrà scelta dall’attore come titolo del film che lo vede esordire come regista e anche nei panni di protagonista e sceneggiatore, insieme a Leonardo Benvenuti e Piero De Bernardi.

Un sacco bello è uno dei film più noti ed amati di Carlo Verdone e vede l’artista romano interpretare, in una Roma assolata e deserta a ferragosto, tre personaggi: Enzo, un trentenne senza amici e in cerca di compagnia per un “tour del sesso” in Polonia, l’ingenuo e goffo Leo che farà la conoscenza della turista spagnola Marisol e l’hippie Ruggero che rincontra suo padre (un’esilarante Mario Brega) che proverà a convincerlo a redimersi.

La pellicola venne prodotta da Sergio Leone il quale oltre ad essere l’ombra di Verdone durante la realizzazione del film – girato in cinque settimane rispetto alle sette previste – propose all’attore di dirigerlo visto che non si riesce a trovare un regista. La pellicola sarà un grande successo al botteghino e nel tempo è divenuto un cult della commedia italiana.

Casotto

Il casotto era una cabina collettiva presente nei litolari italiani. Cabina collettiva di servizio alla spiaggia in cui le persone si andavano a cambiare.

Proprio in un casotto situato sulla spiaggia di Ostia si svolge l’omonima commedia diretta da Vincenzo Cerami e scritta dallo stesso regista insieme a Sergio Citti. La pellicola vede susseguirsi nella cabina la più disparata umanità: amici che tentano di concludere con ragazze appena conosciute, sorelle che tentano di sedurre un funzionario delle assicurazioni, nonni alle prese con una nipote incinta, soldati, preti e chi più ne ha più ne metta. Tutti intenti a mettere in atto piani fantasiosi per raggiungere i propri scopi.

Il nutrito cast vede tra gli altri vede protagonisti Ugo TognazziGigi ProiettiPaolo StoppaMariangela MelatoNinetto DavoliMichele Placido e una giovanissima Jodie Foster.

Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto

«Sciacquetta, brutta bottana industriale e socialdemocratica» sono probabilmente gli insulti più noti del cinema italiano. A pronunciarli è il rozzo marinaio Gennarino Carunchio che con queste parole si rivolge alla borghese Raffaella Pavone Lanzetti. Il film in questione è ovviamente Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, commedia grottesca scritta e diretta da Lina Wertmüller con protagonisti Mariangela Melato nei panni della borghese e Giancarlo Giannini in quelli del marinaio.

La storia raccontata è nota ai più. Il rozzo marinaio Gennarino Carucchio presta servizio su uno yacht in mezzo al mar Mediterraneo dove stanno trascorrendo le vacanze un un gruppo di borghesi tra cui vi è Raffaella Pavone Lanzetti. La donna non perde occasione di denigrare i suoi sottoposti e di far assecondare le sue richieste, finché durante una gita su un gommone un gusto al motore fa naufrare Gennarino e Raffaella su un’isola deserta. Qui i ruoli si invertono facendo divenire la borghese schiava del marinaio che su di lei sfogherà tutte le sue frustrazioni sociali e sessuali facendo nascere una forte passione tra i due. I due vivranno così un “sogno ad occhi aperti” finché non verranno tratti in salvo.

Girato in Sardegna lungo la costa orientale nella provincia di Nuoro, Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto fu un grande successo di critica e pubblico sia in Italia che all’estero, tanto che nel 2002 il regista inglese Guy Ritchie diresse il remake intitolato Swept Away con protagonisti Madonna e Adriano Giannini. La pellicola fu un flop clamoroso.

Il sorpasso

È il 1962 quando nei cinema italiani arriva Il sorpasso, capolavoro di Dino Riso con protagonisti Vittorio GassmanJean-Louis Trintignant e Catherine Spaak.

Sceneggiato dallo stesso Risi insieme a Ettore Scola e Ruggero Maccari, la pellicola racconta la storia di Bruno Cortona, quarantaduenne amante della guida sportiva e delle belle donne che il giorno di Ferragosto gira per una Roma deserta in cerca di un pacchetto di sigarette e di un telefono pubblico. Accolto da Roberto, studente di legge rimasto in città, Bruno si farà accompagnare dal giovane in un viaggio sulla via Aurelia che per il giovane studente rappresenterà un viaggio di iniziazione alla vita.

Per quanto nascosto dalla comicità che pervade la storia, Il sorpasso è un film che ha in se un forte taglio di critica sociale e di costume e che ne fanno uno dei capisaldi della commedia all’italiana. Uscito in Francia con il titolo Le Fanfaron e negli Stati Uniti con il titolo The Easy Life, dove diventò un fenomeno di culto, Il sorpasso non venne ben accolto dalla critica ed il successo di pubblico arrivò lentamente e grazie al passaparola. Solo negli anni ’80 il film di Risi venne rivalutato dalla critica, che rimane uno dei capolavori del cinema italiano.

Il pranzo di ferragosto

Nel 2008 l’attore Gianni Di Gregorio esordisce alla regia con la commedia Il pranzo di ferragosto , che lo vede anche sceneggiatore ed attore protagonista.

Recitato da attori non professionisti, ad eccezione di De Gregorio, la pellicola si basa su un fatto realmente accaduto e racconta la storia di Gianni, uomo di mezza età che passa le sue giornate tre casa e l’osteria. L’uomo vive da solo con l’opprimente madre, una nobildonna decaduta, in un appartamento nel centro di Roma. Per poter far fronte ai debiti Gianni accetta di ospitare la madre dell’amministratore di condominio a cui si aggiunge anche la zia. Alle due donne si aggiungerà anche la madre del medico di famiglia Marcello. Gianni si ritrova così a condividere la a casa con quattro donne che gli faranno vivere avventure in cui Gianni si trova coinvolto per via dei diversi caratteri.

La pellicola fu un grande successo di pubblico e critica.

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