Angelo Infanti, l’uomo dal fascino tenebroso che ha conquistato il cuore degli Italiani

Angelo Infanti nasce a Zagarolo (Roma) il 16 febbraio del 1939.

Noto nel Bel Paese soprattutto per il personaggio dell’affascinante e sfrontato Manuel Fantoni, playboy reso iconico dalla voce calda e sensuale e dal fascino di Angelo Infanti. Il successo in Italia arriva con l’incontro con Verdone, che decide di riporre la sua fiducia in lui e lo chiama a recitare in molti suoi film, come “Bianco, rosso e Verdone” (1981) e “Borotalco”. Quest’ultimo gli valse il David di Donatello per il miglior attore non protagonista del 1982.  

La sua carriera iniziò molto prima e già all’epoca vantava la partecipazione a film, sia italiani che internazionali, che nel tempo diventeranno cult assoluti del genere.  Girò, ad esempio,  “Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata” (1971) diretto Luigi Zampa e “All’ombra del delitto” (1971) di Claude Chabrol.

Si cimentò in moltissimi generi, dal western all’italiana, ai poliziotteschi, ai thriller; bisogna obbligatoriamente ricordate film del calibro di “Emanuelle Nera” e “Emanuelle Nera 2” di Albert Thomas,Piedone lo Sbirro e Piedone d’Egitto” con Bud Spencer, suo grande amico e “Attila Flagello di Dio” di Pipolo e Franco Castellano.

A livello internazionale, lo ritroviamo in una pietra miliare del cinema come “Il Padrino” di Francis Ford Coppola nel ruolo di Fabrizio, il guardaspalle di Michael Corleone che gli ucciderà la prima moglie.

Dagli anni ’90 si era dedicato prevalentemente alle fiction tv come “Don Matteo” e “Gente di mare”.

I personaggi di Angelo Infanti hanno conquistato il cuore degli spettatori italiani per il loro modo di fare e il loro carattere. Chi non ha sognato di fare come Cesare Cuticchia, che da uomo timido e impacciato passa ad essere un playboy affascinante e sicuro di sé, capace di conquistare il cuore di ogni donna a colpi di “fregnacce”.  Possiamo dire che è l’incarnazione del desiderio di evasione e riscossa che all’epoca, ma anche tutt’ora, caratterizza gran parte del pubblico italiano

Le sue ultime comparse sono ne “Il seme della discordia” (2008) di Pappi Corsicato, “Ex” (2009) di Fausto Brizzi, e all’estero in “Letters to Juliet” (2010) di Gary Winick.

Il grandissimo attore si spegne il 12 ottobre 2010 a Tivoli, circondato dall’affetto della moglie e della figlia.

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