Anniversario della morte di Ugo Bologna, il Direttore Corrado Maria Lobbiam e molto altro

Ugo Bologna nacque nel 1917 a Milano da una famiglia di modeste origini, il padre era un impiegato comunale e la madre una casalinga. Nella prima fase della sua vita lavorò come insegnante di scuola elementare, per poi frequentare il corso allievi ufficiali di Pola nel 1939. Fu impegnato nella campagna di guerra sul fronte russo durante la seconda guerra mondiale, prestando servizio nei bersaglieri, durante la quale fu ferito e insignito con una medaglia di bronzo al valore militare.  Dopo 5 anni di servizio come sottotenente decise di abbandonare la carriera militare, decidendo di tornare ad insegnare fino al 1950.

Dopo questa data Ugo Bologna si cimenta in un settore totalmente nuovo per lui ma che lo appassiona molto: la recitazione. Durante i suoi 30 anni di carriera ha lavorato spalla a spalla con molti volti noti del cinema italiano, come ad esempio Isabella Riva, Fantasio Piccoli e Toni Barpi. Ed è proprio grazie a quest’ultimo che Bologna fece il suo esordio come attore, recitando nel film “Sul cammino dei giganti” del 1962, diretto da Angio Zane.

Oltre al cinema, si dedicò a lungo alla televisione, al teatro e al doppiaggio. In particolare la sua esperienza televisiva comprende vari film noti. Recitò ne “Il piccolo Lord”, “I Buddenbrook” diretto da Edmo Fenoglio, e “Il balordo”, durante il quale lavorò con Tino Buazzelli.

Una delle sue collaborazioni meglio riuscite è sicuramente quella con Paolo Villaggio, dove Ugo Bologna vestiva i panni del Direttore Conte Corrado Maria Lobbiam in “Il secondo tragico Fantozzi” e in “Fantozzi subisce ancora. I due si sono ritrovati, poi, in “Ho vinto la lotteria di capodanno, film del 1989, in “Fracchia la belva umana, del 1981 ed in Grandi Magazzini del 1986.

Riguardo il mondo del doppiaggio, Bologna ha apportato il suo contributo a questo settore fondando nel 1970 la società Cooperativa Doppiatori Milanesi.

Il teatro fu un’altra delle sue grandi passioni che lo interessò fino alla fine della sua vita.  È proprio durante uno spettacolo teatrale a Roma, il “Mercadet l’affarista” di Balzac, che il grande attore fu colto da un infarto e dopo poco lasciò questo mondo.  

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