FANTOZZI? VOLEVA FARE LA SUPERCAZZOLA A TUTTI CON TOGNAZZI

Il ragionier Ugo Fantozzi? Non avrebbe dovuto avere la faccia di Paolo Villaggio. Il ragionier Ugo Fantozzi, matricola 7820/8 bis della Megaditta Ital-petrol-cemetermo-tessil-farmo-metal-chimica non fa solamente parte della storia del cinema italiano ma è parte dell’immaginario collettivo: la sua figura ha superato da tempo la sua valenza artistica.

Chissà se Paolo Villaggio quando scriveva le prime disavventure del suo anti eroe era consapevole di stare dando vita ad una figura per certi versi immortale.
Non vogliamo dilungarci oltre (almeno per stavolta) sull’importanza e l’impatto sociale che ha avuto il ragioniere più sventurato della storia nazionale. La curiosità su cui volevamo poggiare la nostra attenzione è poi un’altra legata al nostro film e personaggio preferito ovvero il Conte Mascetti.
 
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Il primo film del 1975, diretto da Luciano Salce, esce dal semplice titolo Fantozzi, tratto dai primi due libri di Paolo Villaggio.Leggenda vuole che, nonostante lo stesso Villaggio avesse già portato il suo personaggio in TV con brevi apparizioni, nutrisse più di una perplessità ad interpretarlo sul grande schermo. Chi doveva interpretare il Ragionier Ugo Fantozzi? La scelta cadde su Ugo Tognazzi, già noto sul panorama cinematografico nazionale e, un attore emergente, un tale Renato Pozzetto: solo dopo rifiuti dei colleghi, Villaggio, in accordo con Salce, decise di vestire i panni della sua creatura. Questa versione dei fatti è stata per lungo avallata in prima persona dallo stesso Villaggio, ma infine smentita dall’attore e motivata con il mero intento di aumentare l’interesse attorno al progetto.

 

 

 

Eppure, nonostante le smentite, perfino Pozzetto avrebbe raccontato qualche retroscena al riguardo. Lo stesso Tognazzi, ai tempi amico intimo di Villaggio, avrebbe confermato la sua candidatura per il ruolo.
Pensate: come sarebbe stata una supercazzola in stile Fantozzi?
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