Indimenticabile: ma andato via troppo presto. Giuseppe Anatrelli nasceva il 3 gennaio 1925 a Napoli. Il suo nome forse vi dirà poco: ma di sicuro se pensate al geometra Luciano Calboni, uno dei grandi caratteristi che hanno costruito le solide fondamenta della saga di Fantozzi, un baffo apparirà. Il suo.
Navigatissimo attore di teatro, formatosi nella rivista e nella sceneggiata napoletana – interpretava o’ malamente – Anatrelli ha recitato negli anni cinquanta anche con la compagnia di Eduardo de Filippo, e insieme a Titina e Peppino. Il cinema arriva negli anni seguenti: al successo qualche tempo dopo, ovvero con il primo Fantozzi, nel 1975.
Anatrelli prenderà parte poi anche a Il secondo tragico Fantozzi nel 1976 e a Fantozzi contro tutti nel 1980. Straordinario tipo umano il geometra Luciano Calboni: sbruffone, bugiardo patologico, amante dello sfarzo purché non sia lui a pagare il conto, insopportabile con i colleghi e zerbino con i superiori. Alla morte di Anatrelli nel 1981 si pensò di sostituirlo nell’episodio successivo con Riccardo Garrone.
Ma non funzionò: Garrone recitò solo in due film, anzi, in un solo episodio (e mezzo) della saga: apparve in Fantozzi subisce ancora del 1983 e anche in Superfantozzi del 1991, ma non accreditato. Anatrelli aveva impresso il suo marchio: non era possibile cancellarlo. Come dimenticare l’arrivo a Courmayeur, il suo gol nella partita scapoli ammogliati e soprattutto quella mitica serata all’Ippopotamo Night Club.
Ci lasciava il 25 Ottobre 1981, ma è ancora con noi a bersi “tre scotces”.