Ennio Antonelli, uno dei caratteristi italiani più attivi di sempre

Ennio Antonelli nasceva il 23 gennaio 1927 a Roma.

Noto per le sue interpretazioni nei panni del macellaio Manzotin di “Febbre di cavallo”, lo zio Antunello in “Fantozzi Contro Tutti” e del bagnino Morino in “Sapore di Sale”, ma anche per tantissimi altri ruoli, è anche uno dei caratteristi italiani più famosi e con il maggior numero di comparse nei film, insieme a Bonanni.

Ma come è diventato il grandissimo personaggio che tutti conosciamo?  C’è da dire che Ennio non ebbe fin da subito la vocazione per il cinema, intraprendendo la professione di pugile con scarsissimi risultati. Dei 29 incontri che disputò, solo 4 lo videro vincitore.

Dopo aver capito che quella non era la sua strada, iniziò a lavorare nel mondo del cinema interpretando comparse e piccoli ruoli, debuttando nel 1961 con il film “A cavallo della tigre”, diretto da Luigi Comencini. Dopo la gavetta, inizia a recitare in film sempre più importanti, venendo a contatto con famosi registi tra cui: Fulci, Mario Bava, Garrone.

Dopo appena dieci anni di carriera già era apparso in alcune delle pellicole più memorabili del cinema italiano al fianco di attori come Gigi Proietti, Lino Banfi, Paolo Villaggio, Renato Pozzetto, Jerry Calà, un giovane Diego Abatantuono e moltissimi altri. Ennio Antonelli non si limiterà al solo genere della commedia, ma reciterà in film di ogni tipo grazie alla sua grande versatilità.

La Mandrakata a Manzotin

Dopo il successo televisivo de “I ragazzi della 3C” avrà però un malore, che gli impedirà di recitare per un po’ di tempo. Infatti, nella terza stagione della serie verrà sostituito da Paolo Panelli.  

Tornerà a recitare in “Le comiche” (1990), dove interpreterà un pizzaiolo che gestisce un’attività nello stesso edificio di un’agenzia di pompe funebri, i cui proprietari sono Pozzetto e Villaggio.

La sua salute continuerà a peggiorare fino alla decisione del ritiro dalla scena. Dopo essere stato a lungo malato e lontano dal set, morirà il 6 agosto del 2004.

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