Il 4 Settembre 2017 se ne andava l’ultimo degli zingari di “Amici Miei“: Gastone Moschin, indimenticabile interprete dell’architetto inguaribilmente romantico Rambaldo Melandri.
Moschin fu uno dei cinque protagonisti della celebre trilogia di Mario Monicelli: della banda degli «zingari», l’architetto Melandri incarnava il ruolo del romantico, del sognatore, raccontava la fragilità contrapposta al cinismo di Adolfo Celi con il suo professor Alfeo Sassaroli.
Con la sua lunga carriera non da stella assoluta ma da primo piano nella scena nazionale e non solo, quello che è il destino di un attore: vestirsi sempre di nuovi panni e tirare avanti. Come non ricordarlo nel ruolo di don Fabrizio Fanucci, chiamato nel 1973 da Francis Ford Coppola sul set de “Il Padrino II“.
L’attore, di origine veneta, si spense a 88 anni a Terni dove viveva da anni con la figlia Emanuela.
«Un funeralone da fargli pigliare un colpo a tutti e due a quelli… E migliaia di persone, e tutti a piangere… E corone, e telegrammi, bande, bandiere, puttane e militari…».