Buon Compleanno a Liù Bosisio, la fantastica e storica moglie del ragionier Fantozzi.

Dedita fin dall’adolescenza al mondo dell’arte, frequentando l’Accademia d’arte drammatica di Milano, Liù Bosisio si è fatta strada nel mondo del cinema, della televisione e del doppiaggio italiano e non solo.

Dopo l’esperienza accademica abbastanza movimentata, Luigia Bosisio Mauri fu infatti bocciata al primo anno per “immaturità”, riuscì a diplomarsi e intraprendere la carriera che aveva tanto desiderato. Nel 1955 grazie al suo saggio finale, in cui interpreta Gasparina Torretta in Ma non è una cosa seria di Luigi Pirandello, riceve il primo ingaggio dalla compagnia di Romolo Costa al Teatro Manzoni di Milano.

Dal 1964 inizia a fare spettacoli di cabaret affiancata da Duilio Del Prete, Sandro Massimini e Lino Robi nel Nebbia Club di Franco Nebbia. Nello stesso periodo iniziano anche le prime esperienze televisive, prima ne “L’Arma Gentile” (1964) poi ne “La Rosa di zolfo” (1967).

La vera svolta avviene nel 1969 con una rivisitazione innovativa de “L’Orlando Furioso”. Lo spettacolo teatrale ebbe un tale successo che la portò in tournée sia in Europa che oltreoceano, con uno spettacolo a New York. Ma il successo dello spettacolo non finì di certo qui; dopo la tappa newyorkese ci furono altri spettacoli in Italia, Francia e Svizzera.

Nel 1975 arriva la chiamata per il ruolo di Pina, la pacata moglie del ragionier Fantozzi, che le conferisce una grandissima fama presso il pubblico italiano; una fama che ad un certo punto graverà pesantemente sulle spalle dell’attrice, tanto da farle rinunciare al ruolo dopo i primi due film della saga di Fantozzi. Ritornerà a recitare solo in “Superfantozzi” (1986) che segnerà la fine della sua carriera come attrice.

Da questo momento in poi si dedica alla scrittura di un’opera teatrale, ispirata al primo romanzo di Dostoevskij con Venetucci, e al doppiaggio. Ha prestato la sua voce, infatti, per molti personaggi animati, dal gatto protagonista di “Hello! Spenk” a Marge de “I Simpson”.

Liù ha anche molto a cuore i giovani talenti italiani che si barcamenano nel mondo dell’arte e così collabora dal 2006 con Buffonimaledetti.org, un sito internet che promuove e supporta questi astri nascenti. L’anno successivo contribuisce anche alla fondazione dell’’Associazione Culturale “Buffoni Maledetti”.

Dopo questo si dedica completamente alle altre sue passioni e in particolare alla scrittura, pubblicando due romanzi. Il primo, “Il Carbonio dell’Anima”, ispirato alla sua vita mentre il secondo, “Nina e le sue strade”, arriva dopo un breve periodo di pausa dedicato all’arte digitale grafica.  

www.coppacobram.it

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